Pubblicati i Decreti di rettifica delle variazioni percentuali dei prezzi registrate nel 2018 e nel primo semestre 2021
Approvate rettifiche delle variazioni percentuali di prezzo registrate nel 2018 rispetto ai prezzi medi del 2017, nonché delle variazioni straordinarie registrate nel primo semestre del 2021 rispetto ai prezzi medi del 2020 e a quelli antecedenti fino al 2003.
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14/01/2025
Pubblicati i Decreti di rettifica delle variazioni percentuali dei prezzi registrate nel 2018 e nel primo semestre 2021

I decreti

Sulla Gazzetta Ufficiale (G.U. n. 3) del 4 gennaio scorso sono stati pubblicati due decreti che danno attuazione alle rettifiche delle variazioni percentuali di prezzo, in particolare:
- Decreto 20 dicembre 2024, di rettifica dell’Allegato 1 del decreto 20 maggio 2019, recante “Rilevazione dei prezzi medi per l’anno 2017 e delle variazioni percentuali annuali, in aumento o in diminuzione, superiori al dieci per cento, relative all’anno 2018, ai fini della determinazione delle compensazioni dei singoli prezzi dei materiali da costruzione più significativi”.
- Decreto 20 dicembre 2024, di rettifica degli allegati 1 e 2 del decreto 11 novembre 2021, recante “Rilevazione delle variazioni percentuali, in aumento o in diminuzione, superiori all’otto per cento, verificatesi nel primo semestre dell’anno 2021, dei singoli prezzi dei materiali da costruzione più significativi, come rettificato dal decreto 7 dicembre 2021”.

Con i due provvedimenti, il MIT ha rettificato le variazioni percentuali di prezzo registrate nel 2018 e nel primo semestre del 2021 dopo un lungo e complesso percorso giurisdizionale promosso da ANCE – con il supporto dello studio legale Satta-Romano & Associati – contro i decreti originali del 2018 e del primo semestre 2021, ottenendo vittoria sia in primo grado che in appello.
Il Ministero è stato quindi chiamato ad effettuare un supplemento di istruttoria per i materiali oggetto di contestazione, al fine di rilevare correttamente le variazioni di prezzo intervenute, anche attraverso la possibilità di raffrontare i dati riportati dalle proprie fonti ufficiali (Istat, Provveditorati e Camere di Commercio) con quelli risultanti da banche dati nazionali ed internazionali di primario riferimento per tali materiali.