Novità sulla disciplina della congruità della manodopera
È stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 105/2024, il decreto n. 60/2024 c.d. decreto coesione in vigore dall’8 maggio 2024, che all’art. 28 interviene sulla disciplina della congruità della manodopera in edilizia, di cui ai commi da 10 a 14 dell’art. 29 del D.L. n. 19/2024, convertito, con modificazioni, con la legge n. 56/2024 (cfr. notizia già pubblicata).
Infatti il suddetto articolo, nel sostituire i commi da 10 a 12, introduce le seguenti novità.
Nell’ambito degli appalti privati, l’obbligo di richiesta del certificato di congruità per la realizzazione dei lavori edili viene ora posto in capo al direttore dei lavori e solo nell’ipotesi di mancata nomina di quest’ultimo ritorna ad essere in capo al committente, come originariamente previsto nel D.L. n. 19/2024.
Inoltre, come richiesto dall’Ance, il decreto coesione ha esteso il regime sanzionatorio in capo al committente a tutti gli appalti pubblici e agli appalti privati di valore complessivo pari o superiore a 70.000 euro.
In tal modo, il suddetto sistema sanzionatorio viene riallineato con le soglie individuate dal D.M. n. 143/2021 ai fini dell’applicazione dell’istituto della congruità.