
La Legge 27 dicembre 2023 n. 206, che introduce disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del made in Italy, contiene sia disposizioni di carattere generale, sia numerose disposizioni settoriali dedicate a specifiche filiere produttive.
In allegato è possibile consultare un'analisi di Confindustria con le principali misure di interesse, con particolare riferimento a quelle di portata più generale, con evidenza alle modifiche approvate in Parlamento (in prima lettura alla Camera).
Tra le diverse misure adottate sono stati modificati, in particolare, alcuni reati presupposto per la responsabilità amministrativa degli enti, di cui al d.lgs. 231 del 2001, al fine di rafforzare la prevenzione e il contrasto al fenomeno della contraffazione.
Nel dettaglio, il reato previsto dall’art. 517 c.p., che punisce chi vende o mette in circolazione opere dell’ingegno o prodotti industriali con nomi, marchi o segni distintivi mendaci, incrimina, a decorrere dell’11 gennaio 2024, anche la condotta di chi detiene la merce per la vendita; ne consegue che, ove consapevoli del falso, anche i depositari e i trasportatori potranno essere considerati penalmente responsabili.
Sotto il profilo doganale tale modifica assume rilievo, in quanto, gli artt. 4, comma 49, L. 350 del 2003, e 16, D.L. 25 settembre 2009, n. 135 - che disciplinano la falsa o fallace indicazione di provenienza o di origine dei prodotti importati o esportati – rimandano quod poenam all’art. 517 c.p..
Allegati
Nota Legge Made in Italy.pdfA chi rivolgersi

