Sono disponibili in APPIA i nuovi analytics elaborati per la piattaforma. In particolare segnaliamo:
•    l'aggiornamento a ottobre 2023 dei dati congiunturali
•    i nuovi outlook previsionali 2023-25 per tutte le commodity monitorate ed i focus del mese
•    il nuovo report di sintesi mensile scaricabile dall'area download.
 
Le principali evidenze rispetto all'ultimo aggiornamento:
 
Non si è arrestato il percorso di recupero dei prezzi in euro delle commodity. Nonostante lo scenario del manifatturiero internazionale non evidenzi, ancora, chiari segnali svolta (come testimonia il profilo dei PMI, largamente sotto la soglia di 50 nelle economie avanzate e nuovamente in calo in Cina), complice anche l'indebolimento della valuta europea l'Indice Prometeia-APPIA ha registrato il terzo aumento mensile consecutivo a ottobre (+1,2% in euro). L'Indice si è, così, consolidato su livelli in euro del 20% circa inferiori rispetto ai picchi un anno fa, pur mantenendosi su medie di oltre il 60% più elevate rispetto al quinquennio 2015-19. 
 
Scenario più penalizzante, ancora una volta, per le filiere energivore. L'impatto dei rialzi di metano (+28% circa in euro) ed energia elettrica (+16%) è stato smorzato dall'andamento riflessivo dei prezzi di petrolio e nafta, ma non ha evitato all'indice della Chimica di crescere a ritmi sensibilmente più elevati rispetto alle altre filiere: +2,6% la variazione in euro a settembre, quasi 1,5 punti in più rispetto alla media manifatturiera. Relativamente più intensi i rialzi registrati dai prezzi delle materie prima acquistate dalle imprese della filiera Legno/Carta (+2,9%): ai rincari (stimati) della cellulosa si è accompagnato un incremento (il primo, dopo 9 mesi di ribassi consecutivi) del legname di conifera che, in ogni caso, si mantiene su medie di prezzo contenute. Tra le filiere, il cui indice è cresciuto in misura più intensa rispetto alla media manifatturiera, figura anche quella dei materiali per le Costruzioni (+2,1%), anch'esso penalizzato dai forti rincari dei prezzi di metano ed energia elettrica. Generalmente più contenuti, invece, gli aumenti osservati nelle altre filiere manifatturiere, i cui indici hanno archiviato ottobre con rialzi in euro compresi tra il +0,1% del Tessile/Moda e il +0,7% dell'Alimentare. L'unica, tra quelle monitorate, ad aver registrato un declino del relativo indice (-0,2%) è quella della Metallurgia, «favorita» dal recente arretramento dei prezzi degli acciai. 
 
Confermato il profilo di ripiegamento dell'Indice Prometeia nel 2023-25 in un contesto, tuttavia, ancora denso di rischi, sia al "rialzo" che al "ribasso". Tra i primi, citiamo l'evoluzione incerta del conflitto in Medio Oriente; fra i secondi, la difficile situazione in cui versa il mercato delle costruzioni in Cina. Il nostro scenario di base (basato sull'assunto che le ostilità non coinvolgeranno altri paesi dell'area e, per quanto riguarda la Cina, che la bolla immobiliare verrà gestita in maniera «ordinata») anticipa un alleggerimento di intensità superiore al 25% dell'Indice Prometeia in euro a consuntivo 2023, preludio a un ulteriore, ma più contenuto ribasso nel 2024.

 
Ricordiamo che Unindustria Reggio Emilia ha attivato un servizio innovativo per fornire gratuitamente alle aziende associate l'accesso alla piattaforma digitale APPIA, sviluppata da Prometeia, contenente le serie storiche e le previsioni sui prezzi di oltre 80 materie prime, a supporto delle strategie di approvvigionamento, pricing e sviluppo commerciale, oltre che per la definizione di piani industriali e risk management.

Le aziende che non hanno ancora attivato il servizio possono richiedere le credenziali per accedere alla piattaforma all’Ufficio Studi di Unindustria Reggio Emilia alberto.seligardi@unindustriareggioemilia.it, che resta a disposizione per ulteriori informazioni e chiarimenti.