Sono disponibili i nuovi analytics elaborati da Prometeia per la piattaforma APPIA. In particolare segnaliamo:

• l'aggiornamento a settembre 2023 degli indici congiunturali;
• i nuovi outlook previsionali 2023-25 per tutte le commodity monitorate e i focus del mese;
• il nuovo report di sintesi mensile scaricabile dall'area download.

La pubblicazione del Report di ottobre coincide con gli attentati che, tra il 6 e il 7 del mese, hanno colpito Israele. A una settimana di distanza dagli eventi la situazione è ancora estremamente incerta e, almeno per il momento, non si intravedono spiragli di soluzione, almeno in tempi rapidi. Data la pluralità di attori coinvolti, e la centralità del Medio Oriente come hub di approvvigionamento di materie prime energetiche (in particolare per l'Europa) la possibile estensione delle ostilità comporta, inevitabilmente, un'impennata dei rischi, in particolare, ma non solo, per gas naturale e petrolio. Stante l'attuale impossibilità di valutare, in termini probabilistici, gli effetti dell'evoluzione della nuova crisi medio-orientale, non è inclusa nell'outlook la possibilità di discontinuità nelle forniture come conseguenza, diretta o indiretta, dell'impennata delle tensioni. 
 
Indice Prometeia-APPIA dei prezzi delle commodity in rialzo a settembre. Pur in uno scenario macroeconomico ancora debole (come testimonia il profilo dei PMI, ancora sotto la soglia di 50 nelle economie avanzate e in leggero deterioramento in Cina), e complici dinamiche valutarie sfavorevoli (euro debole) a settembre l'Indice Prometeia-APPIA in euro è rincarato del 2,2% consolidandosi, così, su livelli del 30% inferiori rispetto a un anno fa sebbene, ancora, +60% circa rispetto alla media del quinquennio 2015-19. 
 
I rincari hanno interessato tutti i comparti, energia soprattutto… dove si sono concentrati gli aumenti più consistenti, con il Brent salito sopra i 95 $/b (circa 92€/b) a fine settembre, +16% circa in euro rispetto ad agosto e ai massimi da luglio 2022. Le tensioni sul mercato del petrolio sono state in parte attenuate dall'andamento relativamente più stabile di metano ed energia elettrica, ma non hanno evitato all'indice della filiera Energia di crescere a ritmi sensibilmente più elevati rispetto alla media: +5,8% la variazione in euro a settembre, oltre 3,5 punti in più rispetto al manifatturiero. 
 
… ma, anche, materie prime chimiche e metalli. Aumenti, di forte intensità, hanno riguardato anche svariate materie prime (intermedi in primis) acquistate dalle imprese della Chimica, portando al secondo rialzo consecutivo dell'Indice della filiera: +2,9% in euro a settembre, rispetto ad agosto. Andamento simile (+2,8%) per l'indice delle imprese della Meccanica penalizzate, soprattutto, dal recupero dei prezzi dei metalli non ferrosi. Sostanzialmente in linea con la media manifatturiera l'intensità dei rincari nella filiera del Tessile/Moda: il rialzo del prezzo del cotone ha alimentato una variazione del 2,3% del relativo indice. Tra le filiere meno impattate dai rialzi figurano quelle della Metallurgia, dell'Alimentare e, soprattutto, del Legno-Carta: qui, ai leggeri rialzi della cellulosa è corrisposto un andamento opposto delle principali tipologie di legname, consentendo all'indice di mantenere un profilo sostanzialmente piatto su base mensile. 
 
Ricordiamo che Unindustria Reggio Emilia ha attivato un servizio innovativo per fornire gratuitamente alle aziende associate l'accesso alla piattaforma digitale APPIA, sviluppata da Prometeia, contenente le serie storiche e le previsioni sui prezzi di oltre 80 materie prime, a supporto delle strategie di approvvigionamento, pricing e sviluppo commerciale, oltre che per la definizione di piani industriali e risk management.

Le aziende che non hanno ancora attivato il servizio possono richiedere le credenziali per accedere alla piattaforma all’Ufficio Studi di Unindustria Reggio Emilia alberto.seligardi@unindustriareggioemilia.it, che resta a disposizione per ulteriori informazioni e chiarimenti.