Mobility manager aziendale - Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro
Si avvicina la scadenza del 31 dicembre per la presentazione del piano di spostamento casa-lavoro (PSCL).
Territorio e relazioni con Enti locali
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11/09/2023
Mobility manager aziendale - Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro

Scadenza

Come è noto, al 31 dicembre è fissata la scadenza entro la quale il mobility manager aziendale deve presentare al mobility manager d’area (del Comune di Reggio Emilia), il Piano di Spostamento Casa Lavoro (PSCL) della propria azienda.

Per le realtà aziendali che avevano presentato il PSCL entro il 31 dicembre 2022, è previsto anche l’obbligo di realizzare – nell’ambito del PSCL 2023 – il monitoraggio delle azioni inserite a suo tempo nel Piano 2022.

Di seguito presentiamo una rapida sintesi sul PSCL e sulla figura del mobility manager aziendale e relativi obblighi anche alle aziende che fino ad ora non hanno preso in considerazione la tematica.


 

PSCL, figura del mobility manager aziendale e relativi obblighi

Il cosiddetto Decreto Rilancio (decreto Legge n. 34/2020), ha stabilito che ogni azienda con più di 100 dipendenti operanti in una stessa sede – situata in un comune capoluogo o con più di 50 mila abitanti -  è tenuta a nominare un Mobility Manager che rediga il Piano Spostamenti Casa-Lavoro aziendale (PSCL). Le condizioni per determinare il numero dei dipendenti includono coloro che quotidianamente si recano presso la stessa sede, in virtù di contratti di appalto di servizi o altre forme di distacco. Il compito affidato al Mobility Manager consiste nel fornire un supporto continuativo alle fasi di indagine, pianificazione, programmazione, promozione e monitoraggio delle iniziative incluse nel PSCL. 

La redazione del PSCL deve inoltre seguire le linee guida ministeriali del 2021. Al di là dell’inevitabile imposizione legislativa, i vantaggi di un PSCL si riflettono positivamente sull’ambiente, ovviamente, sul territorio ma anche sulla promozione della salute dei propri dipendenti, del loro benessere e della loro maggiore propositività sul posto di lavoro. 

Come accennato, la progettualità caratterizza necessariamente ogni fase della stesura del PSCL: 
•    si parte con la somministrazione di un questionario ai dipendenti che indaghi le attuali abitudini di spostamento, gli orari di lavoro, le necessità e la propensione a provare soluzioni alternative, oltre alla mappatura delle provenienze rispetto alla sede aziendale;
•    va inoltre esaminata l’accessibilità della sede lavorativa con la disponibilità di trasporti pubblici, piste ciclabili, colonnine di ricarica elettrica e mezzi in sharing nelle vicinanze. Già questa prima fase del PSCL, come è intuitivo, richiede tempo e impegno. Oltre a definire le domande da inserire nel questionario, non si deve dimenticare che le risposte vanno raccolte, le informazioni incrociate e quindi elaborate e interpretate nella parte n strategica del documento; 
•    dai dati raccolti attraverso il questionario, il Mobility Manager aziendale deve proporre iniziative per incentivare spostamenti più ecologici da parte dei colleghi. In questa sezione del PSCL il Mobility Manager deve inserire tutte le iniziative da proporre alla proprietà, ovviamente nei limiti di spazi, capacità e caratteristiche dell’azienda. Con l’obiettivo di disincentivare il ricorso al mezzo privato, le possibili strategie per ridurre l’impatto ecologico dell’intero personale potrebbero essere il ricorso ai mezzi pubblici o la spinta all’utilizzo della micromobilità.

Spesso però queste nuove politiche di spostamento e scelte strategiche devono essere accompagnate da vantaggi concreti; diversamente le persone difficilmente accettano di cambiare le proprie abitudini. Si potrebbero prendere in considerazione, ad esempio, abbonamenti a prezzi agevolati, politiche di premiazione o gamification. Si tratta di leve interessanti ma che devono essere studiate, approvate e stabilite con giusto anticipo per essere inserite in un PSCL. Non va trascurato che nel documento bisogna elencare linee strategiche davvero attuabili, in quanto l’azienda sarà tenuta a monitorarne l’andamento e a renderne conto l’anno successivo.

Come accennato in precedenza, la fase di monitoraggio è un altro impegno costante che riguarda il Mobility Manager. Infatti, contestualmente all’implementazione del PSCL, dovrà dare comunicazione e coinvolgere la proprietà e il resto del personale nel cambiamento e soprattutto monitorare i risultati ottenuti in relazione alle misurazioni prestabilite in fase di pianificazione. L’anno successivo il PSCL deve essere aggiornato alla luce dei risultati registrati nel corso dell’anno. 

Informazioni ed approfondimenti

Come si sarà intuito, il tema della mobilità sostenibile aziendale, della nomina di un mobility manager aziendale e della predisposizione del PSCL rappresentano fasi di un percorso articolato e importante. Per tali ragioni Unindustria Reggio Emilia da un paio d’anni si è messa a supporto di quelle aziende associate che hanno già intrapreso questo percorso, e rinnova la propria disponibilità alle aziende che volessero approfondire l’argomento.

A chi rivolgersi

Bruno Marconi
Bruno Marconi
Responsabile
Territorio e relazioni con Enti locali
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