La proposta Ance per la riqualificazione energetica e sismica del patrimonio immobiliare del Paese
Il documento rappresenta una prima base di ragionamento per l’impostazione di una possibile strategia per la riqualificazione energetica e sismica del patrimonio immobiliare italiano che tiene conto della sostenibilità finanziaria ed economica per le finanze dello Stato e per quelle delle famiglie proprietarie degli immobili.
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05/09/2023
La proposta Ance per la riqualificazione energetica e sismica del patrimonio immobiliare del Paese

Il documento rappresenta una prima base di ragionamento per l’impostazione di una possibile strategia per la riqualificazione energetica e sismica del patrimonio immobiliare italiano che tiene conto della sostenibilità finanziaria ed economica per le finanze dello Stato e per quelle delle famiglie proprietarie degli immobili. Di seguito le linee di intervento e la proposta Ance allegata:

  • Mantenimento della struttura di controlli, massimali, asseverazioni e qualificazione attualmente previsti per gli interventi del Superbonus;
  • Orizzonte almeno decennale degli incentivi, per consentire una distribuzione degli interventi coerente con le scadenze previste in sede europea;
  • Miglioramento energetico di almeno quattro classi per gli edifici ricadenti nelle attuali classi E, F e G;
  • Miglioramento sismico di almeno una classe di rischio, nelle zone 1, 2 e 3;
  • Mantenimento dell’attuale Sismabonus spettante per l’acquisto di unità immobiliari demolite e ricostruite in chiave antisismica, cedute dalle imprese che hanno eseguito l’intervento (cd Sismabonus acquisti);
  • Mantenimento, a regime, dell’aliquota del 70% prevista per il 2024;
  • Previsione di un’aliquota del 100% per i soli soggetti incapienti;
  • Possibilità di cessione del credito o di sconto in fattura per i soli interventi di riqualificazione energetica e sismica di interi edifici;
  • Interventi sugli edifici unifamiliari solo se destinati ad abitazione principale;
  • Periodo di fruizione delle detrazioni in 5, 10 anni o 20 anni, a scelta del contribuente utilizzatore;
  • Previsione di un Fondo di garanzia per l’erogazione di mutui “verdi” alle famiglie per il finanziamento della quota a carico degli interventi.

Allegati

LA TRANSIZIONE ECOLOGICA DEGLI IMMOBILI IN ITALIA.pdf

A chi rivolgersi

Bruno Marconi
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