
La tensione tra apertura commerciale e autonomia nazionale emerge nei periodi di più rapida trasformazione, come quello attuale, caratterizzato dall’aumento delle distanze geopolitiche tra paesi e dalla doppia transizione economica, green e digitale.
Il modello di sviluppo italiano è fondato sull’attività manifatturiera, cioè di trasformazione di materie prime e semilavorati, anche importati. Più di un terzo del manifatturiero italiano partecipa alle catene globali del valore, che amplificano gli effetti degli shock tra nodi produttivi.
Il Centro Studi Confindustria ha identificato con un elevato livello di dettaglio merceologico le dipendenze critiche delle catene di approvvigionamento dei paesi UE dall’estero. Nella Nota allegata , il focus è sulle forniture dell’industria italiana di input intermedi e beni di investimento.
Allegati
Nota CSC - Catene fornituraA chi rivolgersi
