
Un covenant è un accordo accessorio inserito all’interno di un contratto di finanziamento (generalmente bancario) attraverso il quale l’impresa finanziata assume specifici impegni e/o divieti correlati all’impegno di restituire la somma di denaro, inoltre, alla banca sono riconosciuti specifici diritti e poteri nei confronti dell’impresa finanziata.
Le finalità dei convenant sono quelle di ridurre l’asimmetria informativa intrinseca nel rapporto banca/impresa attraverso l’introduzione di obblighi informativi e contabili in capo all’impresa finanziata; inoltre, provvedono a monitorare il rischio di insolvenza dell’impresa, non solo al momento dell’erogazione del finanziamento, bensì per l’intera durata del rapporto; infine, costruiscono un apparato sanzionatorio per le ipotesi in cui l’impresa ne violi le previsioni.
PRINCIPALI TIPOLOGIE DI COVENANT
Positive covenant – obblighi di fare |
Negative covenant – obblighi di non fare |
rispetto di determinati indici patrimoniali-finanziari |
restrizioni relative al pagamento dei dividendi |
la richiesta e l’ottenimento della preventiva autorizzazione della banca prima di dare esecuzione a determinate scelte strategiche |
restrizioni relative all’acquisto di azioni proprie |
obblighi di disclosure periodica |
restrizioni relative alla possibilità di alienare, in tutto o in parte, il patrimonio aziendale (incluse le partecipazioni in altre società) |
garantire alla banca l’accesso ai libri sociali e alla contabilità d’impresa |
negative pledge (restrizioni relative alla concessione a terzi di garanzie su ulteriori finanziamenti senza l’autorizzazione della Banca. |
mantenimento ottimale dei beni strumentali all’esercizio dell’attività d’impresa |
Vi è, evidentemente, un fortissimo legame tra efficacia dei covenant e costante monitoraggio del loro adempimento da parte dell’impresa per l’intera durata del finanziamento. Ciò comporta il sorgere in capo all’impresa finanziata di un – non indifferente – obbligo di immediata comunicazione del verificarsi di uno degli ‘‘event of default’’ disciplinati nel contratto attraverso il monitoraggio anche dei Covenant finanziari.
I c.d. ‘‘Financial covenant” sono clausole relative al rispetto di specifici dati e rapporti di bilancio. In questi casi, un covenant avrà ad oggetto l’impegno a mantenere, per l’intera durata del finanziamento, ad es.:
- un importo di patrimonio netto contabile non inferiore ad una soglia minima;
- l’indebitamento totale (debiti a breve e medio-lungo termine) entro un determinato limite rispetto al capitale netto (la cd. ‘‘Net Financial Position’’) al di sotto di determinati valori;
- l’indicatore di liquidità corrente (dato dal rapporto tra il capitale circolante e l’indebitamento a breve termine) non inferiore ad una determinata soglia;
- il livello di capitale circolante netto al di sopra di una soglia prefissato;
- gli oneri finanziari entro una determinata percentuale del fatturato o del margine operativo lordo
La violazione di un covenant si sostanzia nella violazione di un obbligo assunto dall’impresa finanziata nei confronti della banca finanziatrice attraverso il contratto di finanziamento in essere tra le stesse, che può avere diverse e – a seconda del caso – gravi conseguenze, che possono andare dalla rimodulazione del tasso d’interesse alla richiesta del rimborso anticipato e immediato del finanziamento.
L’Associazione è da sempre impegnata a monitorare il rapporto banca/impresa, per meglio capirne le evoluzioni e svolgere il proprio ruolo di rappresentanza. Per questo motivo abbiamo inserito, all’interno del questionario sull’Osservatorio Credito del 2° Trimestre, un breve approfondimento sui convenant applicati dalle banche nei confronti delle nostre aziende associate.
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