
Con parere n. 1765 del 2 aprile 2023, il Servizio Supporto Giuridico del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ha fornito rilevanti chiarimenti in merito al prezzario da utilizzare in caso di appalto integrato (allegato).
In particolare, il quesito rimesso al suo esame riguardava un appalto integrato aggiudicato nel 2022, rispetto al quale viene richiesto al MIT di precisare se il prezzario cui fare riferimento per la redazione del progetto esecutivo, da parte dell’operatore economico aggiudicatario, sia quello di gara ovvero quello aggiornato.
Richiamando i principi di economicità, efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa, il Ministero ha ritenuto consigliabile per stazioni appaltanti e imprese redigere il progetto esecutivo facendo riferimento al prezzario aggiornato, e non a quello di gara.
Si tratta di una indicazione in linea con la recente giurisprudenza amministrativa sul tema più generale della rinegoziazione del contratto (cfr. TAR Piemonte n. 180/2023), resa nell’ottica di garantire un reale allineamento dei prezzi indicati in progetto a quelli correnti sul mercato; presupposto, questo, necessario per assicurare il corretto andamento dei lavori e conseguentemente la relativa esecuzione nel rispetto delle regole dell’arte e del cronoprogramma.
Pertanto, in considerazione del suddetto orientamento interpretativo, ANCE ha predisposto un modello di istanza che, ove ritenuto opportuno, potrà essere utilizzato dalle imprese associate per sollecitare le stazioni appaltanti a dare attuazione al parere MIT in esame (all. 2).
Naturalmente si tratta di una bozza, che andrà adattata alle specificità dei singoli casi concreti.
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