CCNL Tessile Abbigliamento Moda Industria - Testo definitivo e quota lavoratori non iscritti
Firmato il testo completo e definitivo del nuovo CCNL del settore Tessile Abbigliamento Moda (Confindustria), valido fino al 31 marzo 2027 e che porta a compimento quanto era definito nell’accordo di rinnovo siglato lo scorso 11 novembre 2024. Adempimenti.
Lavoro relazioni industriali e capitale umano
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16/06/2025
CCNL Tessile Abbigliamento Moda Industria - Testo definitivo e quota lavoratori non iscritti

Sottoscrizione testo definitivo

Confindustria Moda, Femca-Cisl, Filctem-Cgil e Uiltec-Uil hanno recentemente firmato il testo completo e definitivo del nuovo CCNL del settore Tessile Abbigliamento Moda, valido fino al 31 marzo 2027 e che porta a compimento quanto era definito nell’accordo di rinnovo siglato lo scorso 11 novembre 2024 (vedi notizia del 12/11/2025).

Si ricorda che il nuovo CCNL del tessile-moda prevede:

  1. l’aumento dei minimi retributivi lordi medi mensili di 200 euro a regime, che copre il recupero dell’inflazione registrata negli anni 2022 e 2023 e tutela il potere d’acquisto dei salari fino al 31 marzo 2027,
  2. la parificazione normativa tra le diverse qualifiche professionali,
  3. un nuovo investimento sulle competenze dei lavoratori, con l’impegno delle aziende ad estendere i programmi di formazione continua a tutti i lavoratori,
  4. il miglioramento degli istituti che regolano la conciliazione tra il tempo e l’organizzazione del lavoro e gli impegni della vita privata dei lavoratori,
  5. il miglioramento del piano di assistenza sanitaria offerto da Sanimoda,
  6. l’aumento della tutela previdenziale del fondo di settore Previmoda,
  7. nuove risorse pari a 200 euro annui per ogni lavoratore, spendibili in beni e servizi di welfare.

In relazione alle rilevanti modifiche introdotte con l’accordo di rinnovo, soprattutto nella disciplina normativa, il nuovo CCNL ha definito una nuova numerazione degli articoli contrattuali.

In attesa della pubblicazione del testo ufficiale, si anticipa il nuovo Indice che riporta la nuova numerazione.

Oltre alle novità già introdotte con l’Accordo di rinnovo dell’11 novembre 2024, il testo sottoscritto il 6 maggio u.s. contiene due ulteriori modifiche normative entrate in vigore già dal 6 maggio 2025:

1. la nuova normativa del periodo di prova nei contratti a termine (art. 29 allegato): è stata concordata tra le parti a seguito della nuova disciplina di legge (cd. “Collegato lavoro” - Legge n. 203/2024).

Il nuovo periodo di prova nei contratti a termine è stabilito in un giorno di effettiva prestazione per ogni 15 giorni di calendario dalla data di inizio del rapporto di lavoro.
In ogni caso, la durata non può essere inferiore a 2 giorni e non può superare:

  • 15 giorni di lavoro effettivo nei contratti fino a 6 mesi;
  • 30 giorni di lavoro effettivo nei contratti superiori a 6 mesi e inferiori a 12 mesi;

2. la modifica con il coordinamento del termine per presentare le giustificazioni del lavoratore nell’ambito della procedura per i provvedimenti disciplinari e del termine massimo di durata della sospensione cautelare non disciplinare nei casi di licenziamento per giusta causa (nuovo artt. 89 e 90 allegati): termine per le giustificazioni: da “5 giorni lavorativi (dal lunedì al venerdì)” a “5 giorni lavorativi”; termine per la sospensione cautelare non disciplinare: da “sei giorni” a “sei giorni lavorativi”.

Contestualmente alla firma del CCNL, Confindustria Moda e le sigle sindacali Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil hanno dato vita anche ad un nuovo ente di settore, Ente bilaterale moda, istituito per “supportare l’elaborazione e la messa in opera di strategie e iniziative di sviluppo per il settore e di interesse comune fra imprese e lavoratori; realizzare nuovi progetti di formazione e assistenza in favore di aziende e lavoratori”.

Infine, si fa presente che le suddette Parti stanno studiando “misure per la difesa della filiera produttiva in questo momento di crisi, tra cui il potenziamento degli ammortizzatori sociali, le proposte per garantire il credito nelle PMI e una soluzione coerente sul credito di imposta per i campionari per gli anni 2015-2019”.