Rigenerazione urbana e sistema di Wayfinding per Manifattura Tabacchi, Firenze
Apogeo ha studiato le ingegnerizzazioni dei vari elementi segnaletici
Per salvare questo contenuto devi accedere all'area riservata
19/04/2024
Rigenerazione urbana e sistema di Wayfinding per Manifattura Tabacchi, Firenze

Un sistema di orientamento urbano unitamente a un sistema di segnaletica interno agli edifici e parcheggi caratterizza il progetto di rigenerazione del nuovo quartiere di Firenze, nato negli spazi della Manifattura Tabacchi, l’ex fabbrica di sigari toscani dismessa nel 2001. Il complesso di sedici edifici diventa così a tutti gli effetti un nuovo quartiere della città, complementare al centro storico, aperto e connesso con la città.
Il progetto prevede la messa in opera di una segnaletica minimale nell’impatto visivo, in grado di coniugare la particolare identità storica del luogo con le nuove destinazioni d’uso degli edifici. A questo scopo sono stati utilizzati diversi materiali e modalità di allestimento: mdf, dibond, prespaziati, calamina e pittura a parete.
Il contributo di Apogeo si è concretizzato nello studio di ingegnerizzazioni che permettessero ai vari elementi segnaletici di rispettare la logica studiata dall’architetto Giovanni Sinni, quindi elegante, minimalista, lineare, ma al contempo abbiamo tenuto a mente un concetto che ci sta particolarmente a cuore: la possibilità di rimodulare, aggiornare e riutilizzare elementi che compongono il sistema di wayfinding per poter dar loro vita in altri luoghi o, con un semplice cambio di grafica, di poter essere aggiornati riducendo al minimo lo spreco di materiali.
Un altro dettaglio importante da sottolineare è stata la particolarità di lavorare con la calamina.
Per calamina si intende quell’ossido che si forma mentre si lavorano a caldo prodotti siderurgici, come tubi o lastre. Nel corso di un processo di taglio di una lamiera, ad esempio, dalle interazioni tra acciaio rovente e aria scatenate da temperature di circa 1200°, viene a formarsi questa combinazione di ossido ferroso, magnetite e ematite proprio per proteggere il materiale stesso.
La grandi lastre applicate sulle pareti degli ascensori sono poi state personalizzate applicando grafiche prespaziate e pannelli di diversi spessori e diversi materiali, il tutto con la consapevolezza di non poter sbagliare, data l’unicità e la particolarità di questo materiale.

Guarda il video