Interpump ha superato il miliardo di fatturato - Risultati consolidati del I semestre 2022
Il II° trimestre 2021 ha rappresentato un momento di eccellenza assoluta, i risultati confermano la stabilità, la resilienza e allo stesso tempo la flessibilità del Gruppo.
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04/08/2022
Interpump ha superato il miliardo di fatturato - Risultati consolidati del I semestre 2022

Il Consiglio di Amministrazione di Interpump Group riunitosi sotto la presidenza di Fulvio Montipò, ha approvato la Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2022 relativa ai risultati consolidati di Gruppo. 

RISULTATI CONSOLIDATI DEL SECONDO TRIMESTRE 2021 
Vendite nette
 
Le vendite nette del II trimestre 2022 sono state pari a 537,6 milioni di euro, in aumento del 32,6% rispetto ai € 405,5 milioni del corrispondente periodo del 2021 (+17,3% la crescita a parità di perimetro2). Nel dettaglio delle divisioni operative del Gruppo, la divisione Olio ha registrato una crescita del 41,8% (+20,0% a parità di perimetro) mentre la divisione Acqua del10,9%.
Da un punto di vista organico3 il Gruppo ha registrato un incremento del 12,5%, con le divisioni “Olio” e “Acqua” rispettivamente in crescita del 15,6% e del 5,5%. 
Redditività 
Il margine operativo lordo (EBITDA) del II trimestre 2022 ha raggiunto i € 127,5 milioni di Euro, in crescita del 25,2% rispetto ai 101,8 milioni di euro del corrispondente periodo del 2021 (+13,8% a parità di perimetro) e con una incidenza sulle vendite pari a 23,7% (24,4% a parità di perimetro) rispetto al 25.1% del II trimestre del precedente esercizio.
Per una completa valutazione del risultato è necessario menzionare come la divisione “Olio” sia stata penalizzata da costi per svalutazioni di magazzino pari a 1,6 milioni di Euro connessi a un incendio che ha gravemente danneggiato uno degli stabilimenti della controllata I.M.M. in Romania lo scorso maggio5. Al netto di tale impatto la crescita della profittabilità, a livello di Gruppo, sarebbe stata del 15,4% e l’EBITDA margin sarebbe stato pari al 24,0% (24,7% escludendo tali costi e in costanza di perimetro). La effettiva diluzione della marginalità di Gruppo durante il trimestre risulta essere quindi molto limitata - dal 25,1% e al 24,7% - ed evidenzia sia la rapidità di implementazione sia e soprattutto l’efficacia della contromisure adottate per proteggere la profittabilità in un trimestre caratterizzato da tensioni inflazionistiche particolarmente marcate, in assoluto e anche rispetto a un periodo di confronto praticamente non impattato da tali fenomeni e che ha rappresentato l’eccellenza storica per il Gruppo. 
Il risultato operativo (EBIT) del II trimestre del corrente esercizio è stato pari 99,0 milioni di Euro, in aumento del 20,0% rispetto agli 82,5 milioni di Euro e con una incidenza sulle vendite pari al 18,4% rispetto al 20,3% del corrispondete periodo dell’esercizio precedente. L’incendio in Romania ha comportato anche costi relativi alla distruzione di cespiti per 4,7 milioni di Euro: escludendo l’importo complessivo di tutti i costi conseguenti all’evento – 6,3 milioni di Euro - il risultato operativo avrebbe registrato una crescita del 27,6% con una incidenza sulle vendite pari al 19,6%. 
Il II trimestre si chiude con un utile netto consolidato di 73,4 milioni di Euro, in calo dell’1,5% rispetto ai 74,5 milioni di Euro del II trimestre del 2021. Si ricorda come nel periodo di confronto alcune controllate italiane del Gruppo avessero beneficiato della rivalutazione di alcuni marchi e come l’operazione avesse comportato l’iscrizione di benefici fiscali pari a 20,1 milioni di Euro. Al netto di tale beneficio fiscale una tantum e dei costi relativi all’incendio in Romania l’utile netto consolidato avrebbe registrato una crescita del 29,7%. 

RISULTATI CONSOLIDATI DEL PRIMO SEMESTRE 2022 
Vendite nette 

Le vendite nette del I semestre del 2022 sono state pari a 1.026,3 milioni di euro, in crescita del 31,4% rispetto ai 781,1 milioni di Euro del corrispondete periodo del precedente esercizio (+16,5% la crescita a parità di perimetro). Focalizzandosi sulle divisioni operative del Gruppo, la divisione Olio ha registrato una crescita del 39,5% (+18,1% a parità di perimetro) mentre la divisione Acqua del’12,6%.
La variazione organica registra a una crescita del 12,6% a livello di Gruppo e rispettivamente del 14,5% per la divisione Olio e del 7,9% per la divisione Acqua. 
Redditività 
Il margine operativo lordo (EBITDA) del I semestre ha registrato una crescita del 25,0% a 241,7 milioni di euro, rispetto ai 193,3 milioni di euro del corrispondente periodo dell’esercizio 2021 (+13,6% a parità di perimetro). L’incidenza sulle vendite è stata pari al 23,6% (24,1% a parità di perimetro), rispetto al 24,7% registrato nel periodo di riferimento del precedente esercizio.
Al netto dell’impatto dell’incendio in Romania l’EBITDA di Gruppo avrebbe registrato una crescita del 14,4%, con una marginalità pari al 23,7% (24,3% escludendo tali costi e in costanza di perimetro). 
Il semestre rappresenta l’orizzonte temporale più corretto per effettuare una riflessione sul processo di integrazione di White Drive il cui processo di integrazione sta rispettando il piano predisposto in fase di acquisizione, come il limitato effetto diluitivo sulla profittabilità del Gruppo dimostra. 
Nel I semestre il risultato operativo (EBIT) ha raggiunto i 191,6 milioni di Euro, in aumento del 24,3% rispetto ai 154,2 milioni di Euro del corrispondente periodo del I semestre 2021 e con una incidenza sulle vendite pari al 18,7%. Escludendo i costi derivanti dalla Romania, la crescita sarebbe stata del 28,4% e l’incidenza sulle vendite il 19,3% (19.7% nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente. 
L’utile netto consolidato di periodo è passato dai 128,3 milioni di Euro ai 139,5 milioni di Euro, in crescita dell’8,7%: tale crescita risulterebbe pari al 35,6% al netto degli oneri relativi all’incendio in Romania e al beneficio fiscale registrato nel corrispondente periodo di riferimento del 2021. 
L’utile per azione base è passato da euro 1,189 del I semestre 2021 ad euro 1,304 del I semestre 2022. 
Al 30 giugno 2022 il capitale investito è stato pari a 2.082,3 milioni di Euro rispetto ai 1.912,4 milioni di Euro del 31 dicembre 2021. Questo incremento riflette l’aumento del circolante, conseguente all’effetto combinato della forte crescita del fatturato, quindi dei crediti commerciali, e della scelta del Gruppo di fornire a tale crescita un adeguato supporto tramite un magazzino che permetta di tutelare il più possibile, in un contesto di crescenti tensioni inflazionistiche e di sempre maggiore difficoltà di reperimento delle materie prime e di consumo, la capacità produttiva e quindi la possibilità di soddisfare efficacemente le richieste dei clienti. 
Situazione finanziaria 
La liquidità netta generata dalla gestione reddituale è stata di 196,9 di milioni di euro (169,8 milioni di euro nel I semestre 2021). Il free cash flow del I semestre 2022 è stato di 12,0 milioni di euro (97,3 milioni di euro nel I semestre 2021), con una riduzione che riflette principalmente la crescita del capitale circolante e i maggiori investimenti. L’incremento del capitale circolante, come già anticipato, è un fenomeno connaturato alla crescita del fatturato ma in questo particolare momento storico ha anche rappresentato la scelta del Gruppo per far fronte alla carenza delle materie prime e alla volatilità dei loro prezzi. La crescita degli investimenti riflette il processo in essere di ampliare la propria capacità produttiva, anche in questo caso per supportare, in un orizzonte temporale più ampio, la propria strategia di crescita. 
Al 30 giugno 2022 la posizione finanziaria netta è pari a 628,8 milioni di Euro rispetto ai 494,9 milioni di euro al 31 dicembre 2021. L’acquisto di azioni proprie ha rappresentato la principale voce di variazione, con un esborso netto6 pari a 86,8 milioni di Euro; le attività di sviluppo hanno assorbito 83,6 milioni di Euro, scomponibili in investimenti per 51,0 milioni di Euro e acquisto di partecipazioni per 32,6 milioni di Euro7; infine nel II trimestre sono stati pagati dividendi per 29,9 milioni di euro. Alla data di chiusura del periodo di riferimento il Gruppo aveva impegni per acquisizione di partecipazioni in società controllate valutati complessivamente 53,2 milioni di Euro rispetto ai 77,8 milioni al 31 dicembre 2021). 
Al 30 giugno 2022 Interpump Group aveva in portafoglio n. 3.938.443 azioni proprie pari al 3,617% del capitale, acquistate ad un costo medio di € 38,7871. 

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE 
L’attuale portafoglio ordini del Gruppo Interpump consente di immaginare un andamento positivo del fatturato nel secondo semestre e ipotizzare il superamento della storica soglia di 2 miliardi a fine 2022. Il Gruppo è pronto a raccogliere le sfide che si profileranno e contemporaneamente continuerà a prestare attenzione al controllo dei costi, alla gestione finanziaria e al contenimento del circolante per consentire la realizzazione dell’abituale percorso di crescita.