Emak: il c.d.a. approva il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2021
Società a capo di uno dei maggiori gruppi a livello globale nei settori dell’outdoor power equipment, delle pompe e del water jetting, e dei relativi componenti ed accessori.
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17/03/2022
Emak: il c.d.a. approva il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2021

Il Consiglio di Amministrazione di Emak (MTA, STAR), società a capo di uno dei maggiori gruppi a livello globale nei settori dell’outdoor power equipment, delle pompe e del water jetting, e dei relativi componenti ed accessori, ha approvato il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2021.
 
RISULTATI CONSOLIDATI DELL’ESERCIZIO 2021
Il Gruppo Emak ha realizzato ricavi consolidati pari a € 588,3 milioni, rispetto a € 469,8 milioni dello scorso esercizio, in aumento del 25,2%. L’incremento deriva dalla crescita organica per il 23,6%, dalla variazione dell’area di consolidamento per il 2,6%, mentre è penalizzato dall’effetto negativo dei cambi di traduzione per l’1%.
L’EBITDA adjusted dell’esercizio ha raggiunto il valore di € 77,4 milioni (13,2% dei ricavi), rispetto a € 56,3 milioni (12% dei ricavi) del 2020. Il risultato ha beneficiato del significativo incremento dei volumi di vendita e del contributo apportato dalla variazione dell’area di consolidamento.
L’EBIT è stato pari a € 52,9 milioni (9% dei ricavi), contro il dato di € 32,9 milioni (7% dei ricavi) dello scorso esercizio.
L’utile netto consolidato è pari € 33,1 milioni rispetto a € 19,6 milioni nel 2020. Senza considerare l’effetto negativo derivante dall’adeguamento delle put&call option sulle quote residue di minoranza di alcune società controllate per € 4,6 milioni, il risultato dell’esercizio sarebbe stato pari a € 37,7 milioni, in crescita del 92,3%.
L'autofinanziamento gestionale (*) è pari a € 57,5 milioni, rispetto a € 44,4 milioni del 2020.
Gli investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali effettuati nel corso dell’esercizio 2021 ammontano a complessivi € 17,6 milioni rispetto a € 17,2 milioni nell’esercizio precedente.
Il patrimonio netto complessivo al 31 dicembre 2021 ammonta a € 255,9 milioni contro € 222,3 milioni al 31 dicembre 2020.
La posizione finanziaria netta passiva si attesta a € 144,3 milioni rispetto a € 126,5 milioni al 31 dicembre 2020. Il dato 2021 include € 38,9 milioni derivanti dall’applicazione del principio contabile IFRS 16 (€ 28,9 milioni nel 2020) e € 12,3 milioni di debiti finanziari per l’acquisto delle residue quote di partecipazione di minoranza (€ 6 milioni nel 2020). Oltre a quanto sopra descritto, la variazione è anche dovuta all’incremento delle scorte, per far fronte al perdurare delle criticità sulla supply chain e del conseguente aumento dei lead time, nonché all’acquisizione della Poli Srl. Nel corso del 2021 il Gruppo ha inoltre distribuito dividendi per un ammontare di € 7,4 milioni.
 
Eventi successivi alla chiusura dell’esercizio
Come noto l’intensificarsi delle tensioni tra Russia e Ucraina, che ha portato all’invasione del territorio ucraino da parte dell’esercito russo, sta creando ripercussioni sui mercati internazionali, sia in termini di andamento dei mercati finanziari che sui prezzi delle commodities.
Il Gruppo opera in Ucraina principalmente attraverso una società controllata con sede a Kiev. La società, che nel 2021 ha segnato un fatturato di € 4,2 milioni, ad oggi ha sospeso la propria attività.
Complessivamente, nel 2021 il Gruppo ha realizzato in Russia, Ucraina e Bielorussia circa il 3% del proprio fatturato. Il management continua a monitorare quotidianamente l’evolversi della situazione.
 
Evoluzione della gestione
Il 2021 è stato un anno record con una crescita del fatturato del 25% sostenuto da una forte domanda in tutti i segmenti in cui opera il Gruppo.
L’anno si è chiuso con un portafoglio ordini molto robusto; il flusso degli ordini è stato sostenuto anche nei primi due mesi del 2022, fornendo i presupposti per una buona partenza con un fatturato del primo trimestre in crescita rispetto al pari periodo.
Con l’uscita graduale dall’emergenza della pandemia si sperava in un ritorno nel corso dell’anno ad un ciclo economico normale, anche se condizionato da spinte inflazionistiche preoccupanti.
Purtroppo, la grave crisi geopolitica a seguito dell’aggressione militare russa in Ucraina ha creato, oltre ai terribili effetti che una guerra porta con sé, forti turbolenze sui mercati internazionali, aggravando ulteriormente una situazione già critica dei costi dell’energia, delle materie prime, dei trasporti e della supply chain in generale, e dell’andamento delle valute.
Nonostante questo scenario di incertezza il Gruppo manterrà inalterato il piano di investimenti per sostenere la crescita nel medio periodo, mettendo in campo ogni iniziativa possibile per difendere la marginalità e un approccio prudente nella gestione dei costi.
 
Proposta di dividendo
Il cda ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti, convocata per il prossimo 29 aprile 2022, la distribuzione di un dividendo pari a 0,075 euro per azione (cedola n. 24) al lordo delle eventuali ritenute di legge. Il dividendo, se approvato, andrà in pagamento l’8 giugno 2022, con data stacco 6 giugno, e record date 7 giugno.
 
Assemblea degli azionisti 
Il cda ha deliberato la convocazione dell’Assemblea di Emak in sede ordinaria per il giorno 29 aprile 2022 alle ore 14.30.