La rilevazione trimestrale di Unindustria Reggio Emilia fa emergere che la morsa dei tassi, unita ad una congiuntura economica incerta, non migliora lo stato degli impieghi bancari.
L’Osservatorio Credito di via Toschi rileva che solo l’11% delle aziende intervistate ha richiesto finanziamenti nel corso del periodo aprile-giugno ed è sempre l’11% la quota di imprese che prevedono di ricorrere alle banche nel prossimo trimestre per sostenere i propri investimenti.
Lo scorso giugno il Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europa ha finalmente attuato il primo attesissimo taglio dei tassi d’interesse: un timido abbattimento di 0,25%.
Le aspettative di un alleggerimento degli oneri finanziari sono state soddisfatte solo parzialmente.
Persiste dunque la preoccupazione per il futuro, confermata dalla congiuntura economica con prospettive fiacche e scarsa fiducia, nonostante il tentativo di alimentare gli investimenti con Industria 5.0.
Nel frattempo, gli istituti di credito si contendono il mercato con proposte al ribasso sugli spread: il tasso medio finito per l’anticipo fatture scende sotto la soglia psicologica del 6%.
“Ci si attende un altro abbattimento dei tassi a settembre, ma è difficile prevedere le scelte della Bce alle porte delle nuove elezioni americane. È probabile che si opti per una politica attendista, rimandando un ulteriore ritocco dei tassi a dicembre. L’Europa non può però ignorare le attuali difficoltà dell’industria manifatturiera. È tempo di creare fiducia e stimolare gli investimenti” – ha dichiarato Mauro Macchiaverna, Consigliere di Unindustria con delega al Credito, Fisco e Finanza d’Impresa.