Caro energia: interviene la Presidente Roberta Anceschi
La Presidente di Unindustria interviene sul tema dei rincari energetici: "Aumenti senza precedenti, che è impossibile trasferire sui prezzi di vendita, minacciano la competitività e pongono una seria ipoteca sulla forte ripresa di cui sono state protagoniste le attività produttive reggiane (...). Non c’è tempo per attendere il risultato delle elezioni e la formazione di un nuovo Governo. La politica tutta deve comprendere che ora è necessario intervenire con misure immediate e incisive, anche impopolari, ma che possano evitare la spirale inflazione/recessione che si prospetta per l’inverno e che vadano ad attenuare l’impatto di questa crisi energetica".
Ambiente ed Energia Comunicazione associativa
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23/08/2022
Caro energia: interviene la Presidente Roberta Anceschi

Ormai non ci sono più dubbi: la questione energetica sta colpendo l’economia europea e peserà su quei paesi che maggiormente dipendono dal gas, Italia e Germania in primis. Le imprese stanno riaprendo i cancelli ma con la bolletta di luglio, che hanno ricevuto solo pochi giorni fa, stanno toccando con mano le conseguenze del conflitto in Ucraina. Aumenti senza precedenti, che è impossibile trasferire sui prezzi di vendita, minacciano la competitività e pongono una seria ipoteca sulla forte ripresa di cui sono state protagoniste le attività produttive reggiane.
Con prezzi all’ingrosso del gas che sfiorano i 300 euro/MWh, quattordici volte la media degli ultimi 5 anni, non c’è scampo e ci incamminiamo sulla strada della recessione; imprese e cittadini dovranno fare fronte a una spesa insostenibile che mina la tenuta dell’intera economia. 
Gli interventi già messi in campo dal Governo, come l’azzeramento degli oneri di sistema, l’abbassamento dell’IVA e il credito di imposta sono purtroppo stati del tutto assorbiti dai continui aumenti che pare non abbiano una fine; inoltre, le semplificazioni per accelerare le autorizzazioni per le fonti rinnovabili daranno i propri frutti solo nel medio termine.
L’emergenza è oggi: quotidianamente riceviamo notizie di fornitori che si ritirano dal mercato lasciando le imprese senza contratto, la stessa utility locale è in forte difficoltà nel proseguire le forniture delle attività economiche della nostra provincia, il mercato libero dell’energia vacilla. 
Mentre il Governo – pur con i limiti posti dalla scadenza elettorale che lo vincola alla sola gestione degli “affari correnti” – persegue gli obiettivi già dichiarati, mi pare doveroso evidenziare che il tema dell’energia, vale a dire dei suoi costi, dell’impatto economico e sociale di questi ultimi, nonché del ruolo che giocano nell’alimentare la spirale dell’inflazione, ha sin qui faticato a trovare un’adeguata evidenza nel confronto elettorale ormai avviato. 
Siamo sommersi da proposte che paiono la stanca ripetizione di slogan elettorali immutati da decenni; risultano ancora assenti dal discorso pubblico non solo il PNRR, che tra l’altro dovrebbe avere un ruolo fondamentale nella promozione e nella regia della cosiddetta transizione energetica nazionale, ma anche le proposte concrete riferite agli interventi che il nuovo Governo dovrebbe assumere, nei suoi primi cento giorni di vita, per contrastare quella che è ormai la vera grande emergenza industriale, economica e sociale del Paese.  
Non c’è tempo per attendere il risultato delle elezioni e la formazione di un nuovo Governo. La politica tutta deve comprendere che ora è necessario intervenire con misure immediate e incisive, anche impopolari, ma che possano evitare la spirale inflazione/recessione che si prospetta per l’inverno e che vadano ad attenuare l’impatto di questa crisi energetica. 
La posta in gioco non è ottenere un voto in più, bensì scongiurare un inverno che rischia di essere “freddo” sul piano economico e della qualità della vita e molto “caldo” sul piano sociale e dell’occupazione.
L’industria e i suoi lavoratori attendono proposte e risposte concrete.

Roberta Anceschi
Presidente Unindustria Reggio Emilia.

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