Le normative di export control, come noto, sono restrizioni imposte dal legislatore al fine di controllare i flussi di certi beni e servizi per ragioni legate, per esempio, alla non proliferazione di armi, alla lotta al terrorismo, alla difesa dei diritti umani, alla tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico o della sovranità nazionale, alla tutela dell’ambiente e della salute, alla protezione di specie animali o vegetali o del patrimonio culturale.

Tali ragioni di controllo consentono di eccepire a livello normativo al principio cardine della libera circolazione delle merci.

Nello specifico, il regime di controllo dei beni a duplice uso, che è parte del più ampio contesto normativo dell’export control e deriva da Convenzioni internazionali a cui l'Unione Europea ha aderito, mira alla lotta alla non proliferazione di armi e alla tutela dei diritti umani, mediante restrizioni imposte al trasferimento di beni che, sebbene abbiano prevalentemente un utilizzo civile, presentano caratteristiche tecniche che li rendono potenzialmente utilizzabili per usi militari.
Vi rientrano, nello specifico, tutti i beni, inclusi i software e le tecnologie, che possono avere un utilizzo sia civile sia militare.
Essi comprendono: prodotti che possono essere impiegati per la progettazione, lo sviluppo, la produzione o l'uso di armi nucleari, chimiche e biologiche e dei loro vettori, compresi tutti i beni prodotti che possono avere sia un utilizzo non esplosivo sia un qualche impiego nella fabbricazione di armi nucleari o di altri congegni esplosivi nucleari.

Tali beni sono elencati nel Reg UE 2021/821 e ss mm e sono sottoposti ad autorizzazione in caso di esportazione fuori dalla UE e alcuni anche in caso di trasferimento all’interno della UE. Sono addirittura sottoposti a restrizioni, e a certe condizioni, i servizi di intermediazione e di assistenza tecnica.

A causa del conflitto russo-ucraino, tali beni duali e, pertanto, strategici sono vietati nell’ambito del regime sanzionatorio verso la Russia, salvo deroghe specifiche. 

L'incontro che vuole fornire alle imprese maggiore conoscenza, consapevolezza e capacità di gestione del rischio, è organizzato con il supporto di Essedi Operatori Doganali, con la quale nell'occasione si rinnova una storica convenzione e che è ora entrata a far parte di Customs Support Group.

Si avvisano sin d'ora i partecipanti che l'incontro sarà registrato.