
Durante il lockdown dello scorso anno, il timore diffuso tra le imprese era quello di una crisi economica dovuta alla chiusura delle attività e di un crollo sul lungo periodo dei consumi. Attualmente, invece, si sta assistendo all’esatto opposto: la grande generalità delle aziende ha registrato un forte aumento della domanda, con una sempre più diffusa criticità nel reperire materie prime a livello globale.
Da inizio anno, il mercato delle materie prime è stato caratterizzato da una crescente difficoltà di reperimento delle stesse, dall’allungamento dei tempi di consegna e da un sempre maggiore aumento dei costi.
La domanda mondiale di molte merci ha dunque superato la capacità di produzione: dall’acciaio ai microchip, dal petrolio agli imballaggi.
Per arginare i rincari, alcune imprese si sono messe alla ricerca di nuovi fornitori e molto spesso si sono viste costrette a scegliere tra la forte contrazione dei margini di profitto derivante dall’aumento dei costi e l’eventualità di perdere clienti per la non evasione degli ordinativi, lavorando spesso con il rischio di preoccupanti dilatazioni dei tempi di consegna. Un quadro che produce in molti casi situazioni in grado anche di compromettere crediti e garanzie bancarie estere.
Le ragioni di questa situazione sembrano diverse, alcune dirette conseguenze della pandemia, altre più legate a un discorso di pianificazione politico - economica.
Gli autorevoli ospiti dell'incontro ne approfondiranno le possibili cause, gli sviluppi e gli strumenti posti a tutela delle aziende.
Program
- Fabio Storchi
Presidente di Unindustria Reggio Emilia
- Giorgia Iasoni
Vice Presidente Unindustria con delega all'Internazionalizzazione
- Giovanni Tria
Consigliere economico presso il Ministero dello sviluppo economico ed ex Ministro dell'Economia e delle Finanze
- Eugenio Bettella
Founding Partner Studio Legale Bergs & More
- Andrea Bignami
Giornalista di SkyTg24 Economia
Moderatore
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