Informiamo che, nella mattina di oggi, anche a seguito delle sollecitazioni di Confindustria, l’Agenzia delle entrate ha pubblicato una FAQ (consultabile al link) in merito alla compensazione dei crediti d’imposta Industria 4.0 relativi agli investimenti effettuati o prenotati negli anni 2021 o 2022 di cui all’articolo 1, commi 1056 e 1057, L. n. 178/2020, alla luce della recente risoluzione n. 19/E del 12 aprile 2024 (consultabile al link).
 
Con tale ultimo documento, infatti, l’Agenzia delle entrate ha disposto, tra le altre, la sospensione delle compensazioni dei crediti per investimenti in beni strumentali nuovi, codice tributo 6936, riferiti agli anni 2023 e 2024, in ottemperanza a quanto previsto dall’articolo 6 del D.L. n. 39/2024.
 
A tal riguardo, occorre precisare che il codice tributo 6936 si riferisce ai crediti di imposta 4.0 di cui all’art. 1, commi 1056, 1057 e 1057-bis, legge n. 178/2020; tuttavia solo quelli del comma 1057-bis rientrano nella previsione di cui all’articolo 6 del DL 39/2024 (vedi a tale proposito la nostra notizia di Ricerca e Innovazione del 4 aprile 2024).

In base alla citata risoluzione, nel caso in cui l’interconnessione sia avvenuta nel 2023 o nel 2024, anche i crediti d’imposta di cui ai citati commi 1056 e 1057 non sarebbero compensabili in virtù della sospensione del codice tributo 6936.
 
Con la FAQ in oggetto, l’Agenzia delle entrate è intervenuta, chiarendo che, con riferimento ai crediti di cui ai commi 1056 e 1057, se l’interconnessione è avvenuta nel 2023 o nel 2024, è possibile utilizzare in compensazione il relativo credito tramite modello F24, con codice 6936, indicando quale “anno di riferimento” l’anno in cui è iniziato l’investimento (2021 o 2022), a prescindere dall’anno in cui questo si è concluso o dall’anno di interconnessione del bene strumentale.