Disponibili gli analytics di marzo elaborati da APPIA, la piattaforma digitale per analisi e previsioni dei prezzi delle materie prime
Prometeia ipotizza un'ulteriore correzione dei prezzi delle materie prime nel 2024. Lo scenario si mantiene, tuttavia, denso di rischi connessi all'evoluzione degli equilibri politici nel Medio Oriente, i cui effetti continuano a impattare sui costi di trasporto e sulla fluidità delle catene globali del valore.
Centro Studi
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14/03/2024
Disponibili gli analytics di marzo elaborati da APPIA, la piattaforma digitale per analisi e previsioni dei prezzi delle materie prime

Le principali evidenze dell'ultimo aggiornamento:

Ha trovato conferma anche a febbraio il percorso riflessivo dei prezzi delle materie prime, sia pure a ritmi più contenuti rispetto a quelli mostrati tra novembre e gennaio: il persistere dei problemi alla navigazione nel Mar Rosso, importante arteria di approvvigionamento di commodity per le imprese europee, e il miglioramento del sentiment sull'attività manifatturiera nelle principali economie mondiali non hanno impedito all'Indice Prometeia-APPIA in euro di registrare la quarta flessione mensile consecutiva, cedendo l'1% rispetto a gennaio e attestandosi su livelli del 20% circa inferiori rispetto a 12 mesi fa (ma, ancora, +47% rispetto a quelli, medi, osservati tra il 2015 e il 2019). Sfavorevole l'impatto delle dinamiche valutarie (euro debole), al netto delle quali l'intensità del ribasso dell'Indice Prometeia-APPIA sarebbe risultata di intensità doppia (-2%) rispetto a quella osservata. 
 
Tra i comparti maggiormente penalizzati dall'andamento dei prezzi delle commodity a febbraio figura l'Energia. Il pesante ribasso delle quotazioni di gas naturale, energia elettrica e diritti di emissione ha smorzato solo parzialmente l'impatto dei contestuali rialzi del petrolio e dei prodotti raffinati (benzina e gasolio in primis). Su base mensile l'indice della filiera si è attestato su livelli dello 0,9% più elevati, rispetto a quelli di gennaio. Profilo simile per l'indice relativo alle imprese che operano nella filiera Chimica, +0,6% circa su base mensile. Le imprese che operano nelle filiere del Tessile/Moda e della Meccanica hanno anch'esse archiviato febbraio con un rialzo, di intensità comunque modesta, dei relativi indici, per effetto rispettivamente dei rincari di cotone e acciaio. 
 
Più favorevole lo scenario per gli altri comparti: la dinamica riflessiva dei prezzi di alcuni input utilizzati nei processi di produzione dell'acciaio (oltre all'energia elettrica segnaliamo, in particolare, i minerali di ferro) ha favorito soprattutto le imprese della Metallurgia, il cui indice ha archiviato il secondo mese dell'anno con un calo in euro di intensità prossima al 5%. Andamento generalmente favorevole (nonostante il rialzo delle quotazioni della cellulosa) anche per i costi delle materie prime acquistate dalle imprese che operano nel Legno/Carta (-3,5%) e, nonostante il fortissimo rialzo sperimentato dai prezzi del cacao, nell'Alimentare (-2,7%). Per quanto riguarda la filiera Costruzioni, il declino delle quotazioni degli acciai lunghi ha attutito l'impatto dei rincari di numerose altre commodity acquistate dalla filiera (tra cui le plastiche) consentendo una flessione dello 0,8% del relativo indice. 
 
Si conferma la prospettiva di un'ulteriore correzione dei prezzi delle materie prime nella media del 2024, con l'indice Prometeia-APPIA atteso in calo del 9% circa rispetto ai livelli del 2023. Lo scenario si mantiene, tuttavia, denso di rischi in primis (ma non solo) connessi all'evoluzione degli equilibri politici nell'area del Medio Oriente, i cui effetti continuano ad impattare soprattutto sui costi di trasporto (noli elevati, tempistiche di consegna dilatate) e, più in generale, sulla fluidità delle catene globali del valore. Per le imprese europee, dipendenti dall'Asia per l'approvvigionamento di numerose materie prime (carburanti, metalli, plastiche ecc.), incrementi della domanda più forti delle attese (come conseguenza, ad esempio, del riavvio a ritmi sostenuti del ciclo di ricostituzione dei magazzini) potrebbero facilmente generare situazioni di shortage e, potenzialmente, rincari molto più intensi, se confrontati a quelli che ci si aspetterebbe di osservare in condizioni normali.

 

Ricordiamo che Unindustria Reggio Emilia offre gratuitamente alle aziende associate l'accesso alla Piattaforma Prometeia-APPIA, uno strumento concreto per orientarsi, comprendere e monitorare meglio le dinamiche relative alle principali commodity (trend di mercato, costi, prezzi, dati storici, ecc.).

Le aziende che non hanno ancora attivato il servizio possono richiedere le credenziali per accedere alla piattaforma all’Ufficio Studi di Unindustria Reggio Emilia (alberto.seligardi@unindustriareggioemilia.it), che resta a disposizione per ulteriori informazioni e chiarimenti.

A chi rivolgersi

Alberto Seligardi
Alberto Seligardi
Coordinatore di area
Economia della conoscenza
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