Osservatorio Reggio Emilia
L'Osservatorio Reggio Emilia è un monitor realizzato da Community Research&Analysis su commissione di Unindustria Reggio Emilia sulla percezione dei cittadini della provincia di Reggio Emilia in merito a diversi asset: dalle condizioni economiche, alla questione demografica, dalla coesione sociale e all’immigrazione, dalla percezione dell’industria a quella delle amministrazioni e del territorio in generale.
L’oggetto di campionamento è costituito dalla popolazione con oltre 18 anni residente
nella provincia di Reggio Emilia ripartita per genere, età, condizione sociale e livello
studi.
La suddivisione geografica sub provinciale è stata definita in tre aree: Montagna, Pianura e Via Emilia.
Edizione 2023 - I reggiani e la vita da "mediano"
La fotografia scattata sulla popolazione della provincia di Reggio Emilia alla fine del 2023 avviene in un contesto segnato da tensioni internazionali (i conflitti bellici russo-ucraino scoppiato nel 2022 e quello israelo-palestinese dell’ottobre 2023), dopo una lunga esperienza di difficoltà come quella della pandemia che ha lasciato tracce significative e le previsioni di un PIL che torna ad avere la “sindrome dello zero-virgola”. A queste condizioni si sovrappongono altri elementi di tensione come l’elevata inflazione, la crisi energetica che ha pesato su famiglie e imprese. Insomma, il quadro complessivo non lascia spazio a visioni particolarmente positive e prefigura un futuro molto incerto e costellato di cambiamenti continui e repentini.
Ciò nonostante, in una simile realtà le condizioni percepite dalla popolazione reggiana, seppure con gradi di difficoltà e problematicità non marginali, sono improntate in netta prevalenza a una sostanziale stabilità. O, se si vuole, a una buona capacità di tenuta e conservazione delle proprie posizioni, soprattutto se paragonate al resto della regione emiliano-romagnola e, ancor di più, rispetto alla media nazionale.
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Edizione 2024 - I reggiani "in-certi"
In un contesto sociale ed economico che muta in modo sempre più veloce, vengono meno i tradizionali punti di riferimento. Ciò che un tempo era chiaro e definito, oggi lo è sempre di meno. Il cambiamento non è un più un periodo di transizione, ma è la nuova normalità. È evidente che essere immersi, e attraversati, da continue modificazioni è come trovarsi all’interno di una centrifuga: quando si ferma e si esce, il senso che si sperimenta è il disorientamento.
Fuor di metafora, il modificarsi continuo dei confini (valoriali, simbolici, di fenomeni) produce un senso di spaesamento e di incertezza. Di più, per dirla con un gioco di parole, l’unica certezza di cui disponiamo è l’incertezza.
In questo senso gli ultimi mesi del 2024 raccontano di una popolazione reggiana all’insegna della «in-certezza», col trattino. Ovvero, per un verso, assistiamo – a distanza di un anno dalla precedente rilevazione, avvenuta nello stesso periodo – a un processo di ulteriore erosione delle condizioni socioeconomiche percepite, a una maggiore preoccupazione per il peggiorare della qualità della vita e per l’ampliarsi delle problematiche attese per il futuro. Aumenta la sensazione di “incertezza”.
Allegati
Edizione 2023 - I reggiani e la vita da "mediano" Edizione 2024 - I reggiani "in-certi" Presentazione slide Edizione 2024A chi rivolgersi
