Operativo il Fondo per il sostegno alla Transizione industriale
Il Fondo per il Sostegno alla Transizione Industriale ha l’obiettivo di favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici si rivolge a tutte le imprese ed ha come obiettivo un miglioramento in termini di tutela ambientale dei processi aziendali.  
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07/09/2023
Operativo il Fondo per il sostegno alla Transizione industriale

Il Fondo per il sostegno alla transizione industriale ha l’obiettivo di favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici.

L’operatività del Fondo è disciplinata dal decreto ministeriale 21 ottobre 2022 del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro della transizione ecologica.

Il Decreto del Direttore per gli Incentivi alle Imprese del 30 agosto 2023 definisce termini e modalità di presentazione delle domande attraverso l’apertura di uno sportello finalizzato al sostegno di programmi di investimento per la tutela ambientale con una dotazione iniziale di 300 milioni di euro operante attraverso una procedura valutativa a graduatoria atta a determinare l’ordine di ammissione alle valutazioni istruttorie delle domande presentate.

Sarà possibile presentare le domande di contributo a partire dal 10 ottobre fino al 12 dicembre 2023 con procedura di valutazione delle domande a graduatoria (no click day).
 
Lo strumento si rivolge alle imprese di qualsiasi dimensione e intende incentivare i programmi d’investimento da avviare con un valore compreso tra 3 (valore minimo) e 20 milioni di euro volti a perseguire, attraverso interventi sul processo produttivo già esistente nell’unità produttiva oggetto di intervento:
 
I programmi di investimento devono perseguire almeno una delle seguenti finalità:

  • una maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dall’articolo 38 del GBER o un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento, nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dagli articoli 14 e 17 del Regolamento GBER. È prevista anche l’ammissibilità di spese accessorie, nel limite del 40%, connesse all’installazione di impianti da autoproduzione di energia da Fonti Rinnovabili, idrogeno e impianti di cogenerazione ad alto rendimento, ai sensi dell’articolo 41 del Regolamento GBER.
  • un uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dall’articolo 47 del GBER o un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento, nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dagli articoli 14 e 17 del Regolamento GBER.

I programmi di investimento devono essere volti al perseguimento, in via esclusiva, di un miglioramento in termini di tutela ambientale dei processi aziendali. Non sono ammessi interventi che determinano un aumento della capacità produttiva, fatti salvi gli aumenti derivanti da esigenze tecniche, qualora non superiori al 2% rispetto alla situazione precedente all’intervento.

I contributi sono concessi esclusivamente a fondo perduto sui costi finalizzati ad una maggiore efficienza energetica:
 
Sono ammissibili anche le spese relative all’acquisto del suolo (nel limite del 10%), all’acquisto o alla realizzazione di opere murarie (nel limite del 40%) strettamente necessari alle finalità ambientali, a macchinari e impianti.
Ammissibili anche i programmi informatici, i brevetti, le licenze, i know-how e le spese per la formazione del personale (nel limite del 10%).
 
La dotazione finanziaria destinata è pari a 300 milioni di euro, di cui la metà destinato alle imprese energivore.

Per maggiori informazioni 
Fondo per il sostegno alla transizione industriale (mimit.gov.it)
 

A chi rivolgersi

Davide Bezzecchi
Davide Bezzecchi
Responsabile Ricerca e innovazione
Economia della conoscenza
0522 409757 Scrivimi
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