Indagine trimestrale sul Credito Unindustria Reggio Emilia: non si ferma la corsa dei tassi di interesse
Nel periodo luglio-settembre le condizioni applicate dagli Istituti Bancari sono peggiorate per il 95% delle imprese
Credito e Finanza
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30/11/2023
Indagine trimestrale sul Credito Unindustria Reggio Emilia: non si ferma la corsa dei tassi di interesse

Non si ferma la preoccupante corsa dei tassi d’interesse rilevati dall’Osservatorio Credito di Unindustria Reggio Emilia.
Come ogni trimestre l’Associazione degli Industriali reggiani indaga i rapporti banca-impresa attraverso un questionario inviato alle aziende associate ogni tre mesi.
Al trend negativo degli indicatori economici, già emerso dall’indagine congiunturale diffusa nei giorni scorsi, continuano a sommarsi gli effetti avversi della politica creditizia internazionale.
Pur rilevando significative differenze tra settori e classi dimensionali, le condizioni applicate dagli Istituti Bancari risultano peggiorative per il 95% degli intervistati, nel periodo luglio-settembre, rispetto al trimestre precedente.
Il tasso medio di conto corrente rilevato supera la soglia del 6%, mentre per quanto riguarda i finanziamenti a medio-lungo termine nell’ultimo trimestre le aziende hanno pagato una media del 3,8% per il classico chirografario e il 4,7% per il leasing strumentale. 
Per ritrovare un costo dell’indebitamento più elevato di quello attuale dobbiamo riportare alla memoria l’ormai lontano 2008 e la grave crisi finanziaria. Da allora la politica monetaria espansiva non ha mai concesso all’Euribor impennate come quella a cui stiamo assistendo ora.
L’incertezza sul futuro si riflette nelle scelte di investimento: solo il 12% degli intervistati intende finanziare gli investimenti con debito bancario nel prossimo trimestre e, nonostante la conoscenza di strumenti messi a disposizione anche dalla Regione Emilia-Romagna per sostenere la transizione green, solo un 5% intende valutarne realmente l’utilizzo.
Migliorano, anche se di poco, gli adeguamenti al nuovo Codice della Crisi e dell’Insolvenza, con il 22% delle imprese intervistate che si è dotata di adeguati assetti organizzativi in maniera formalizzata.
“Le recenti dichiarazioni della Presidente della BCE Lagarde non sciolgono i dubbi sul futuro prossimo che ci attende. L’inflazione dell’area euro sta diminuendo, ma le prospettive rimangono incerte. Ciò comporta che i tassi d’interesse resteranno alti ancora a lungo, penalizzando l’accesso al credito bancario da parte delle nostre imprese sia in termini di costo, sia in termini di opportunità” – ha dichiarato Mauro Macchiaverna, Consigliere di Unindustria con delega al Credito, Fisco e Finanza d’Impresa.
 

A chi rivolgersi

Lucia Vergalli
Lucia Vergalli
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