
In tutto il territorio nazionale, come in quello reggiano, si acuisce la difficoltà finanziaria delle imprese edili, stremate dall’indiscriminato aumento dei prezzi dei materiali e dalla mancanza di liquidità dovuta al blocco dell’acquisto dei crediti fiscali da parte del sistema finanziario, tra cui banche, Poste, Cassa Depositi e Prestiti.
Dopo il susseguirsi di continui provvedimenti, che hanno causato questo blocco d‘acquisto dei crediti d’imposta, ci attendiamo ora un’azione governativa razionale che risolva urgentemente un problema insormontabile e vitale per i cittadini e per la sopravvivenza delle imprese.
Il superbonus 110%, facilitato dallo sconto in fattura, ha dato una spinta importante a tutto il comparto edile che, dopo anni di stagnazione, rischiava di ridursi ulteriormente a causa di una crisi endemica di tutto il settore.
Le imprese, credendo e confidando nella bontà della norma, hanno messo a disposizione risorse economiche, investito in attrezzature ma soprattutto in risorse umane, risorse umane che rischiano ora il lavoro unitamente alla sopravvivenza delle imprese stesse.
Senza liquidità le imprese saranno costrette a fermare i cantieri, mettere in cassa integrazione i lavoratori o a chiudere definitivamente l’attività, lasciando sul territorio opere incompiute e contenziosi infiniti con fornitori e committenti.
Per scongiurare sul nostro territorio questo disastro annunciato, chiediamo che tutti coloro che hanno rappresentanze e competenze (sindacali, datoriali, politici e amministratori pubblici) si facciano carico del problema e collaborino per sollecitare, nelle sedi opportune, la soluzione urgente del problema.
Franco Morari
Presidente Ance Reggio Emilia
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