La pandemia e la difficile situazione a livello politico internazionale hanno accelerato alcune dinamiche di cambiamento delle Catene Globali del Valore (CGV) che erano già in atto da qualche anno, evidenziandone la fragilità. Gli ultimi eventi hanno dato vita a fenomeni come il reshoring, nearshoring o il friendshoring, ma soprattutto hanno dimostrato che all’interno delle filiere industriali c’è la necessità di maggiore capacità di collaborazione, di apertura all’innovazione, oltre che di flessibilità di fronte al continuo mutamento. Sono questi i requisiti richiesti per produrre il valore aggiunto richiesto da un contesto sempre più complesso e competitivo.

Le filiere reggiane da tempo si dimostrano in grado di competere con successo nel mondo. Si configurano come “multinazionali diffuse” in cui le relazioni commerciali sono arricchite dalla condivisione di elementi immateriali, tecnologici e finanziari, di valori e modelli di business. Ecosistemi resilienti ma in delicato equilibrio, su cui è necessario che il Sistema Paese e le sue politiche industriali, così come il sistema locale per quanto possibile, puntino con determinazione maggiore.

La Vicepresidenza per la Piccola Impresa di Unindustria Reggio Emilia propone un momento di riflessione sulle trasformazioni che stanno modificando in profondità queste Catene Globali del Valore, a cui il nostro sistema produttivo è profondamente ancorato, e sugli effetti che questi cambiamenti eserciteranno sulle organizzazioni, l’occupazione e le competenze.