In anni segnati dalla crisi dell’economia e dalle difficoltà del Paese, dovute ai troppi ritardi e alle dimensioni del debito pubblico, il sistema produttivo reggiano conferma le proprie capacità di reazione e innovazione. Un processo che Industriali Reggio Emilia promuove e accompagna attraverso la pluralità di iniziative e servizi sempre più specializzati e personalizzati.
I risultati di questo lavoro sono lusinghieri: nel corso del 2011 sono state 65 le aziende che hanno scelto di aderire a Industriali Reggio Emilia. Una crescita che ci ha portato a superare la soglia dei 43.000 addetti premiando, in tal modo, il lavoro di una grande squadra di professionisti.
Le idee, i contenuti, le iniziative e le attività presentate nella edizione 2012 del Bilancio Sociale di Industriali Reggio Emilia confermano i due capisaldi di una visione associativa ormai consolidata. Il primo, è il convincimento che l’associazionismo d’impresa rappresenti, oggi più che mai, un elemento indispensabile per i sistemi produttivi costituiti da piccole e medie imprese. In realtà come queste l’Associazione può e deve agire come un vero e proprio soggetto collettivo capace di promuovere, coordinare e portare a realizzazione iniziative impossibili per i singoli attori. Il secondo caposaldo è la consapevolezza che il futuro si costruisce attraverso la collaborazione tra soggetti diversi, ma capaci di confrontarsi, decidere e agire, insieme, per raggiungere obiettivi che realizzano il bene comune.
Leggendo in controluce le pagine seguenti si può cogliere un dato di grande rilievo: di fronte a un mondo in profonda trasformazione gli imprenditori reggiani e la loro Associazione hanno scelto di reagire. In altri termini, si sono impegnati per attivare soluzioni capaci di contribuire non solo a migliorare le imprese, ma anche a determinare nuove speranze nella loro comunità.
Stefano Landi
Presidente
Industriali Reggio Emilia